Guida alla scelta della lampadina giusta: consigli pratici

Scopri gli aspetti da considerare nella scelta della lampadina: tipo di attacco, luminosità, temperatura di colore e tanto altro ancora.

Hai appena acquistato una nuova lampada e non vedi l’ora di accendere l’interruttore? Non ti resta che trovare la lampadina giusta per creare l’atmosfera perfetta nell’ambiente da illuminare.

Leggi la guida completa di Progetti in Luce per scoprire tutti gli aspetti da considerare nella scelta della lampadina, come ad esempio, il tipo di attacco, la luminosità, la temperatura di colore e tanto altro ancora.


Tipologie di lampadina

Lampadina a LED: è l’alternativa più evoluta alle precedenti lampadine. È in grado di consumare fino all’80/90% in meno di energia rispetto ad una lampadina fluorescente. Presenta numerosi vantaggi, tra i quali, la durata che è di circa 10/15 anni di un utilizzo medio e il basso impatto ambientale. Si considera attualmente la scelta migliore in termini di efficienza energetica e consumo.

Lampadina alogena: negli ultimi anni ha avuto un miglioramento e consuma il 20/30% in meno rispetto alle lampadine alogene di qualche anno fa. Ha una durata di circa 1/2 anni di utilizzo medio. Esistono due differenti tipi di lampadina alogena: a tensione di rete e a bassa tensione. Quest’ultima è abbastanza conveniente, ma può essere impiegata solo in contesti che richiedono poca luminosità.

Lampadina fluorescente compatta: questa lampadina viene definita anche a basso consumo o a risparmio energetico ed è stata la prima alternativa alle lampadine a incandescenza. Ha un’elevata efficienza luminosa e una lunga durata di vita. Ad oggi, tuttavia, viene sostituita sempre più dalla lampadina a LED.

E27: attacco a vite larga. La sigla E fa riferimento a Edison mentre 27 si riferisce al diametro, in questo caso di 27 mm. È la forma più diffusa in Italia.

E14: attacco a vite stretta con diametro di 14 mm. Molto utilizzato in diverse tipologie di lampade.

GU10: a baionetta. Si tratta di un attacco pratico e robusto formato da due connettori a forma di chiodo che si trovano nella parte finale della lampadina. Viene impiegato in particolare per i faretti inseriti nei controsoffitti nelle lampade a soffitto/plafoniere.

R7S: attacco frequente in lampade da terra e proiettori da esterno. Dispone di connettori pin alle 2 estremità e di chip sulla superficie della lampadina.

G4: attacco presente in alcune lampade con trasformatore (12V) ed è composto da due pin con una distanza tra di loro di 4 mm.

GU 5.3: attacco presente nei faretti/faretti ad incasso con trasformatore (12V). I due pin di cui dispone sono ad una distanza di 5,3 mm.

G9: lampadina molto diffusa nelle lampade con molti punti luce. Presente anche in applique dalle dimensioni contenute e nelle lampade da scrivania senza trasformatore 220-240 V.


Consumo energetico e luminosità 

Un altro fattore da valutare al momento della scelta della lampadina è la quantità di luce emessa. Con le lampadine ad incandescenza si associava il numero di watt alla luminosità e più i watt erano alti, maggiore era il consumo energetico.

Ora si considera invece la luminosità espressa dai lumen, elemento che permette di comparare lampadine diverse per trovare il modello giusto a seconda delle esigenze. Quando si tratta di sostituire una vecchia lampadina ad incandescenza con una a LED si può fare riferimento ai lumen per capire esattamente come ottenere la stessa quantità di luce.

Ad esempio, una lampadina ad incandescenza di 60 W equivale a 800 lumen e può essere sostituita da una lampadina a LED di 13 W che corrisponde sempre a 800 lumen. Diminuiscono i watt, aumenta il risparmio e la luminosità è la stessa. Un grande vantaggio in termini di durata ed efficienza energetica!

Nella tabella seguente, puoi trovare un confronto tra watt e lumen rispetto alle diverse tipologie di lampadine.


Temperatura della luce

Il colore della luce influisce sull’atmosfera che si vuole creare in una determinata stanza. A seconda delle necessità, infatti, si può scegliere tra una luce più calda o una più fredda. Al momento dell’acquisto della lampadina è importante sapere che la temperatura della luce è misurata nello specifico dai gradi Kelvin (K).

Ad un numero di Kelvin più basso corrisponde una luce più calda e più gialla, mentre ad un numero di Kelvin più alto corrisponde una luce più fredda e più chiara.

Luce calda: possiede una temperatura che va dai 2700 K ai 3500 K. Ideale per avere un’atmosfera calda ed accogliente. La più consigliata per ambienti domestici è il 3000 K.

Luce naturale: la temperatura è sui 4000 K. Il colore tende al bianco neutro.

Luce fredda: ha una temperatura superiore ai 5500 K. Consigliata in particolare per ambienti che richiedono molta luce.


Angolo del fascio luminoso

A seconda del tipo di illuminazione che si vuole ottenere, è fondamentale osservare anche l’angolo di diffusione delle lampadine che misura il raggio di emissione della luce.

Come scegliere l’apertura del raggio luminoso?

Generalmente si va da un’ampiezza minima di 10° fino a 120° a seconda della tipologia di lampadina.

Più l'angolo di emissione è acuto, più il fascio luminoso verrà direzionato su un’area precisa. Ad esempio, un fascio di 10° crea una luce puntuale ideale per illuminare oggetti o specifiche zone.

I fasci luminosi più ampi, invece, emettono una luce diffusa e vengono consigliati per illuminare in modo omogeneo stanze più grandi.


Etichetta energetica 

L’etichetta energetica informa sull’effettivo consumo di energia delle apparecchiature di illuminazione, classificando la performance energetica con una lettera dalla A (molto efficiente e minor impatto ambientale) a G (poco efficiente con maggiore consumo energetico) secondo la nuova normativa europea del 2021.

Come leggere l’etichetta energetica.
 
Nella parte superiore, trovi le informazioni relative al marchio del produttore e all'identificativo del modello.
Nella parte centrale sono riportare le classi di efficienza energetica con evidenza della classe a cui appartiene lo specifico modello di lampada.
Infine, nella parte inferiore, c’è il consumo di energia in kWh per 1000 ore di funzionamento all’anno e un codice QR che porta al sito EPREL (European Product Database for Energy Labelling), ossia il registro europeo dei prodotti per l'etichettatura energetica.

Lampadine a LED dimmerabili

Un altro elemento di cui tenere conto nella scelta della lampadina è il dimmer che si riferisce in particolare alle lampadine a LED. Grazie al dimmer è possibile regolare la quantità di luce emessa, ossia l’intensità luminosa che può variare in base alle preferenze.
 
Per sapere se una lampadina è dimmerabile o meno, puoi fare riferimento alla confezione dove trovi facilmente tale informazione.

A questo punto conosci tutti i fattori da considerare per la scelta della lampadina giusta. Non ti resta che dare luce ai tuoi ambienti nel modo giusto!

Se hai bisogno di ulteriore supporto dal nostro team di esperti, non esitare a contattarci!